I debiti di finanziamento, o più semplicemente finanziamenti, sono delle forme di prestito cui le imprese ricorrono per far fronte alle spese e per avviare o migliorare i processi produttivi. Esistono in realtà vari tipi di finanziamento: quando è l'azienda stessa a impiegare il reddito prodotto internamente per supportare l'esercizio delle attività, si parla di autofinanziamento. Il finanziamento di fonte esterna proviene invece dagli operatori del credito, siano essi le banche e gli enti finanziari, i fornitori o gli enti pubblici: in tutti questi casi, il capitale ottenuto è detto "di credito". Se invece il finanziamento viene dagli azionisti, dai soci o dal proprietario stesso dell'impresa, si parla di capitale "di rischio". I finanziamenti possono essere poi a breve o a lungo termine: i primi forniscono il credito d'esercizio o di funzionamento, utile per le esigenze immediate dell'azienda, mentre i secondi servono a supportare le infrastrutture dell'impresa. Esiste poi il finanziamento destinato a uno specifico affare, nel cui contratto devono essere indicati tutti i dettagli dell'operazione, incluse le modalità e i tempi di realizzazione, il piano finanziario, le garanzie offerte dalle parti e così via. I finanziamenti agevolati, infine, sono offerti solitamente dagli enti pubblici e sono destinati a piani di sviluppo di determinate categorie di imprese, che possono variare di regione in regione, di anno in anno e di settore in settore. Lo Stato, gli enti locali e anche la Comunità Europea mettono ogni anno a disposizione ingenti quantità di finanziamenti con un tasso ridotto o a fondo perduto, molti dei quali restano sfortunatamente inutilizzati a causa di una mancanza di informazione nel sistema produttivo italiano.
I mutui si distinguono dai prestiti per la destinazione del finanziamento, la durata medio-lunga e la richiesta, da parte dell'ente creditore, di una garanzia ipotecaria iscritta generalmente sull'immobile da acquistare.